00 04/05/2009 18:26
Buongiorno a tutti, anche quest'anno ho avuto l'occasione di poter partecipare alla 100 Miglia di Lajatico, forse non famosa quanto la 100 Miglia Quad Ride, ma altrettando bella, suggestiva, massacrante per uomini e mezzi. Di seguito, se volete, potete leggere il resoconto sulla MIA 100 Miglia! [SM=x402354]

Sabato 02/05 sono riuscito in Extremis a sistemare lo scarico del mio Outty 400, in modo da non subire rotture del collettore durante le numerose e forti sollecitazioni della "cavalcata" [SM=g27828]

quadtecnica.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7939697&p...

considerato che sono riuscito a trovare tutto il materiale a cavallo del 1° maggio questo è già un risultato! [SM=g27811]

Appuntamento quindi alle ore 7.15 di domenica con l'amico Beo per caricare il mezzo sul furgone e partire. Alle ore 20 di sabato, primo inconveniente: il furgone addetto al trasporto ci lascia a piedi! Dopo la comprensibili imprecazioni decidiamo che percorreremo i circa 40 km che ci dividono da Lajatico in sella ai nostri mezzi. Durante la notte un abbondante acquazzone si abbatte su tutto il Pisano, ma fortunatamente la mattina, al risveglio, spende un bel sole [SM=x402406] ; dopo essermi unito a Beo ci siamo diretti verso Lajatico, dove siamo arrivati verso le 08.00 circa. A quel punto abbiamo effettuato l'iscrizione e i preparativi pre-partenza (tra l'altro c'era un banco di accessori di Diliberti Ricambi dove ho potuto acquistare l'elastico Quick Strap per la mia mascherina [SM=g27811] )





Alle ore 9.45 circa partenza! Fortunatamente siamo tra i primi quad a partire, cosa che ci consentirà di evitare eventuali ingorghi lungo il tracciato. Proprio mentre stavo per partire ho intravisto Alessio del King Kuad Team che entrava sul piazzale di partenza: Purtroppo finisce in fondo al gruppo e quindi lo perdo subito di vista [SM=g27813].
Siamo partiti subito con un ottimo passo, quindi i primi 20 km sono scorsi via veloci (molto veloci! [SM=g27828] ) ma poi sono iniziati i primi tratti impegnativi, a ricordare che con la 100 miglia non si scherza! In uno di questi punti, durante l'attraversamento di un ruscello, Beo si è procurato uno stiramento alla schiena nel tentativo di far procedere il suo LTZ400 oltre alcuni massi che si trovavano sul percorso di uscita dall'acqua. Era arrivato il momento di sfoderare la "Fune di Jano" , che da quel momento in poi è rimasta sempre attaccata al posteriore del mio quad, pronta per l'uso. A seguire, sempre col gas in fondo, pietraie, guadi, tratti di bosco, fangaie (in rigoroso ordine sparso), fino al primo punto di rifornimento a circa 40km. Per raggiungerlo abbiamo dovuto fare una deviazione su asfalto di alcuni Km, ma purtroppo, visto anche il tragitto di 40km fatto per raggiungere Lajatico, non potevamo fare a meno di rifornire. Espletata questa pratica siamo ripartiti a testa bassa verso il percorso, cercando di recuperare per quanto possibile il tempo perso ( [SM=x402354] ). Ancora guadi, ancora bosco, ancora pietraie in salita ed ancora "Fune di Jano" , fino ad arrivare al punto di ristoro, alle 13.00, dopo circa 65km a manetta. Un panino con la salsiccia, un bicchiere di vino, una fetta di dolce e si riparte! Il percorso portava verso una collina parzialmente disboscata da risalire, in cui il tracciato era COMPLETAMENTE ricoperto da rami e frasche tagliate, ceppe d'albero che sbucavano e cataste di legname da evitare; subito dopo un bel tratto veloce intervallato di tanto in tanto da pozze fangose, che viste le abbondanti pioggie del mese di aprile erano disseminate un po' ovunque. Proprio in una di queste "pozze di fango", al termine di una salita affrontata in pieno, ho urtato violentemente con la ruota anteriore destra contro una pietra nascosta dal fango, una botta incredibile, con il cerchio che ha suonato come una campana! [SM=x402430]
Freno, mi fermo, scendo dal mezzo convinto di aver sicuramente spezzato il cerchio, invece niente! Il cerchio sembra OK, il preumatico idem, ma purtroppo mi accorgo che durante il tratto precedente, quello ricoperto di rami, ho forato la ruota posteriore sinistra ed un ramo si è conficcato tra il braccio della sospensione anteriore sinistra ed il differenziale anteriore; non sono riuscito a togliere il ramo incastrato, ma riesco a spezzarlo in modo che non crei ulteriori danni. Purtroppo (MEA CULPA) non ho dietro il Kit di Riparazione e nemmeno chi sopraggiunge in seguito può aiutarmi. Decidiamo quindi di sparare nella gomma la schiuma contenuta in una bomboletta "Gonfia e Ripara", gentilmente fornitami da Beo, che a prima vista sembra risolvere la situazione. Siamo quindi ripartiti a bomba ("procedere con cautela fino al primo distributore", così recitavano le istruzioni [SM=g27828] ) ma dopo nemmeno un chilometro avevo di nuovo la ruota a terra, che mi ha costretto davvero a procedere con estrema cautela; fortunatamente il secondo punto di rifornimento era vicino e ci siamo arrivati dopo poco: a quel punto avevamo percorso circa 90km dalla partenza ed erano circa le 14.00. Anche a questo giro la fortuna non era dalla nostra parte: nessuno tra i partecipanti che sopraggiungevano a fare rifornimento aveva il kit di riparazione, il buco nella gomma non era stato otturato dalla schiuma, che in compenso aveva otturato la valvolina di gonfiaggio impedendomi di gonfiare la ruota col compressore; L'ipotesi del ritiro cominciava a presentarsi, mentre guardavo sconsolato il buco che continuava ad espellere la poca aria rimasta. A quel punto un raggio di sole deve aver puntato verso di noi, insieme alla tanto desiderata fortuna: Ho alzato lo sguardo dalla ruota e chi vedo, di fianco a me? Il mio GOMMAIO, tutto rivestito in bianco in quanto stava partecipando alla comunione di un parente il cui pranzo stava svolgendosi nel ristorante di fronte al benzinaio! Che botta di C [SM=g27816] ! Col suo aiuto sono riuscito a smontare la valvolina, ripulirla e gonfiare la gomma; rimaneva il problema del buco, risolto grazie ad un gentile quaddista che, finalmente, era provvisto del kit di riparazione [SM=x402406] L'ipotesi del ritiro viene abbandonata, anche grazie a Beo che ha stretto i denti per il dolore alla schiena, e siamo ripartiti per gli ultimi 40 km quando erano circa le 15. L'ultimo tratto, molto veloce, era caratterizzato da strade bianche sulle colline pisane e dalle onnipresenti fangaie argillose, il cui fango grigio, denso, pesante ed appiccicoso, ricopriva interamente il mio Outty ed il Suzu di Beo. Proprio in una di queste fangaie ho avuto modo di sdebitarmi con il ragazzo che mi aveva fornito il kit di riparazione pochi minuti prima, tirando fuori lui ed il suo Raptor dalla presa del Fango. Ancora pochi chilometri di strade polverose, l'attraversamento di un sottopassaggio completamente allagato e siamo giunti all'arrivo, alle 16.00 esatte, dopo 125 KM [SM=x402408]
Il tempo di "pranzare" presso la sede della locale Misericordia (ringrazio i gentilissimi e disponibilissimi volontari), scambiare commenti con gli altri partecipanti, un buon caffè corretto grappa (quando ci vuole ci vuole [SM=g27828] ) e siamo pronti, alle 17.00 per affrontare il tratto più impegnativo: i 40km di asfalto a velocità di crociera per tornare a casa [SM=x402430] [SM=x402414]

Si è quindi conclusa così, tra le braccia (meglio dire zampe) e le leccate del mio amato cane Otto, la mia seconda 100 Miglia, dopo un totale di 200km percorsi in sella al quad ed un po di lavoro da fare con l'idropulitrice:



Ringrazio, sempre senza alcun ordine di importanza, ma semplicemente dal basso verso l'alto:
- Le mie Maxxis All-Trak, perfette in ogni situazione: sul veloce, nel fango, nel liberarsi dal fango stesso dopo una fangaia, sparandolo a 5 metri d'altezza e tornando pulite... la miglior gomma da enduro che esista;
- I miei cerchi DWT: non credevo che un cerchio in lega potesse reggere a certe botte, ma mi sbagliavo!
- Il mio Outty: STUPEFACENTE! 120 Km di Enduro sempre con l'acceleratore al massimo, nessun cenno di affaticamento, mai!
- La mia schiena che, seppur malconcia, non mi ha dato problemi;
- La Divina Provvidenza [SM=g27828] che ci ha permesso di passare una splendida giornata senza alcun guaio serio, nonostante i numerosi rischi affrontati

E naturalmente il GRUPPO MOTORI LAJATICO che ha organizzato l'evento senza la minima sbavatura, con tantissimo personale addetto, presente ovunque fosse necessario, ed un tracciato perfettamente indicato e ben studiato: COMPLIMENTI!


[Modificato da JanoPisano 04/05/2009 20:02]