Ciao a tutti, domenica 10/05 ho partecipato con mia moglie al seguito sulla poltroncina posteriore del Can Am e mia figlia con una Beta Alp 4.0 alla motocavalcata di Pecorara (PC).
Contento, elettrizzato ed un poco intimorito dalla moltitudine di partecipanti di ogni tipo iniziamo il percorso al seguito di un gruppo di moto (tra le quali mia figlia).
In breve capisco che sia lo spirito che il percorso non è del genere gita ma competizione..........
Quando mi accorgo che alcune moto compresa mia figlia sono in difficoltà causa mulattiera con sassi e fango, mi fermo al sicuro e mi adopero per aiutare, così per tutta la parte di percorso fatto.
Logicamente non sono riuscito a fare in tempo a percorrerlo tutto (mi premeva di più aiutare il piccolo gruppetto formatosi :5 moto e il mio quad).
Quando mia figlia ha poi deciso di fare un salto a casa per lavarsi e cambiarsi dopo un bagno in un lago di melma, ho proseguito ancora il percorso e mi sono fermato di nuovo per aiutare un motocilista disteso a terra accanto alla moto quasi inerme sino all'arrivo dell'ambulanza.
Mi ha stupito che l'infortunato si sia meravigliato del nostro interessamento...........
Ho capito poco più tardi quando, fermo con mia moglie abbiamo incontrato altri motociclisti costoro passando proferivano parole non amichevoli ed uno ha fatto IL DITO!
Ascoltando i discorsi di alcuni di un gruppo di quad capivo che deridevano motociclisti snobbandoli.
Ciò mi ha alquanto disgustato forse avendo sempre praticato fuoristrada in moto ed ora da quaddista causa problema all'anca vedo le cose in modo diverso dagli altri?
Durante i nostri percorsi non sarebbe bella cosa sentirsi sempre legati da uno spirito comune che siano jeep, moto o quad?